Visibilità


L’evento “Visibilità. Incontro con il poeta Alfredo Sorani”


24 marzo 2012
Segna un punto di svolta l’incontro Visibilità per il gruppo di artisti e professionisti de L’artista che non c’è. Intanto per il nome: abbandonato “Téchne” prendiamo il nome del manifesto programmatico “L’artista che non c’è”.
Iniziando da Visibilità.
Il 24 marzo si è svolto Visibilità. Visibilità per Alfredo Sorani, per gli artisti coinvolti nel progetto, per il padiglione 28, del Santa Maria della Pietà, al trionfale, per le emozioni, i ricordi, i vissuti, le suggestioni evocati dai versi di Alfredo. Per tutti coloro che scelgono un venerdì sera di andare ad assistere a una serata di poesia.
La serata ha visto Alfredo Sorani che ha letto le sue poesie e due testi sul suo essere poeta. Sul palco si sono alternati Elisabetta – Betta – Costantini che ha letto delle poesie e ha introdotto la serata, Claudia Lorenzetti che ha letto alcune poesie, Matteo Martone che con Alfredo ha illustrato il legame fra i suoi versi e i quadri di Fausto Olmelli con un riferimento alla scultura del pino di Pier Luigi Robiati, tutte opere presenti in sala.

Intervento di Alfredo Sorani

Le opere di Fausto Olmelli appartengono al mondo poetico di Alfredo Sorani non solo per il soggetto che rappresenta gli stessi cani che popolano molte poesie di Alfredo, ma anche per la stessa atmosfera.
Così spiega Alfredo Sorani il rapporto con i quadri esposti.

Sul palco il “Pino marittimo” di Pier Luigi Robiati

Alle parole poetiche si è alternata la musica.
Quella elettronica composta per l’occasione dal maestro Riccardo Santoboni, ascoltata registrata e le improvvisazioni musicali dei maestri Claudio Riggio alla chitarra e Giovanni Maria Varisco al piano.

brano AQUA:


La loro ricerca musicale è stata all’insegna della marginalità, del suono a levare, limitrofo al silenzio, i loro brani hanno dialogato con la poesia e da questa sono stati ispirati:

Nella seconda parte della serata viene proiettato il video “104 righe per la Magliana”. (vedi scritto in basso)
Il video nasce dalla lettura del testo poetico omonimo di Alfredo. Il testo induce una visione, il protagonista ha un punto di vista particolare, da questo spunto nasce l’idea in Fausto di farne un video. Viene chiamato Matteo Martone per girarlo, la voce narrante è quella di Claudia Lorenzetti.
Nel video, realizzato con pochissima spesa, le immagini dialogano con le parole e le rilanciano. Una descrizione della Magliana poetica nella sua asciuttezza, senza compiacimenti lirici né estetici. La stessa misura che ha guidato le fotografe che hanno esposto le foto della piccola rassegna “Magliana 2012”. Alessandra Catenacci, Sabrina Genovesi e Daniela Ortolani, tre fotografe donne, non professioniste, hanno ripreso diversi angoli e diverse atmosfere della Magliana. La “misura” nelle foto è evidente nell’evitare di rappresentare sia il degrado del quartiere e, dal lato opposto, evitando immagini patinate. Le tre fotografe rappresentano la “marginalità sociale” delle donne come la marginalità urbana di un quartiere come la Magliana.